Il big match dell’Olimpico tra la Roma e l’Inter si è concluso con un pirotecnico 2-2 che ha regalato grandi emozioni, ma è stato accompagnato da altrettante polemiche per un chiaro rigore non assegnato ai giallorossi che avrebbe potuto cambiare l’esito finale della sfida.
Complici le innumerevoli assenze causate dagli infortuni che hanno tartassato la rosa giallorossa nella prima parte della stagione, l’allenatore della Roma Di Francesco si è nuovamente affidato in avanti ai giovani, rilanciando dal primo minuto Schick, nelle vesti di centravanti.
A sostegno del ceco sulla trequarti sono stati confermati Under e Zaniolo, oltre alla sorpresa Florenzi, riproposto come esterno offensivo sinistro d’attacco, con Santon a prenderne il posto sulla corsia difensiva destra.
Nel primo tempo la Roma si è gettata con foga in attacco e si è resa più volte pericolosa dalle parti della porta difesa da Handanovic. Uno Schick ispiratissimo, come non si vedeva da tempo, ha dato il via ad una delle azioni più interessanti nei primi 45’ di gioco. Dopo essersi liberato con uno scatto in profondità del diretto marcatore il ceco, con un illuminante colpo di tacco in corsa, ha servito a centro area un pallone invitante per Florenzi che da posizione ottimale non è riuscito a segnare la rete del vantaggio, colpendo il palo.
AL 35’ si è materializzato l’episodio destinato a generare le proteste dei giocatori giallorossi in campo, e dei tifosi sugli spalti. Zaniolo, dopo aver ricevuto palla al limite dell’area, ha cercato di saltare il diretto avversario ma è stato sgambettato da D’Ambrosio finendo a terra.
L’arbitro Rocchi, nonostante le proteste dei giallorossi, dopo aver consultato il VAR ha deciso di non concedere il tiro dagli undici metri, ritenendo evidentemente che il contatto non fosse falloso. La Roma oltre al danno, perché il contrasto irregolare era evidente, ha immediatamente subito anche la beffa perché pochi minuti dopo su un ribaltamento di fronte l’Inter ha trovato la rete del vantaggio con Keita, imbeccato a centro area proprio da D’Ambrosio.
Al rientro in campo dopo l’intervallo la Roma, che spesso e volentieri nelle ultime uscite dopo essersi trovata in svantaggio ha sempre mollato senza abbozzare una minima reazione, si è gettata all’arrembaggio in attacco alla ricerca del pareggio, e lo ha trovato quasi subito con un bolide mancino di Under da fuori area.
Il punteggio di parità è durato lo spazio di quindici minuti, perché al 66’ su un cross da calcio d’angolo Icardi è svettato più in alto di Manolas chiamato a marcarlo, e con una spizzata di testa ha trafitto Olsen riportando in vantaggio i nerazzurri.
Al 74’ c’è stato l’ennesimo episodio in area interista che ha richiesto l’intervento del VAR, ma questa volta l’arbitro Rocchi ha deciso di punire il tocco di mano di Brozovic assegnando il calcio di rigore per la Roma. Sul dischetto si è presentato Kolarov che con un tiro angolato alla sinistra del portiere è riuscito a segnare la rete del definitivo 2-2.
Il pareggio non è un risultato positivo per i nerazzurri, che avevano l’occasione di superare il Napoli al secondo posto, ma può essere considerato tale per la Roma, che ha dimostrato miglioramenti sul piano del gioco, verve agonistica, e soprattutto è stata capace di non scomporsi e rimontare per ben due volte allo svantaggio.
Maciej Lesiewicz