COMUNI NELLA BUFERA! ANZIO E NETTUNO, ORA SABAUDIA!
E CHE SUCCEDE A CIAMPINO?
DOPO LA NOTIZIA DELL’INTERVENTO DELL’ANTICORRUZIONE UNA NUOVA QUESTIONE COINVOLGE IL COMUNE DI CIAMPINO.
Si tratta dell’ingresso del comune di Anzio nella partecipata AeT di Ciampino. Le notizie appaiono ancora confuse ma abbiamo condiviso un messaggio facebook dell’ex consigliere regionale castellano Tonino D’Annibale che sembra piuttosto circostanziato. Non conosciamo l’attuale collocazione politica della persona citata ma ci sembra un documento importante per iniziare un approfondimento, pronti a accettare qualsiasi contributo di segno contrario purché formulato in termini civili. Telefono di riferimento: 348 2816478.
UN FILO NERO LEGA LE VICENDE GIUDIZIARIE DEI COMUNI DI ANZIO E NETTUNO (inchiesta infiltrazioni ndranghediste) CON LA BREVE MA ESTREMAMENTE DANNOSA MAGGIORANZA CHE PER DUE ANNI HA SORRETTO LA BALLICO, SINDACO DI CIAMPINO.
di Tonino D’Annibale
Il mezzo usato dal sindaco di Anzio e dal sindaco di Ciampino è l’azienda AeT.
Il Comune di Ciampino ha ceduto circa l’1% del 99% delle sue quote azionarie relative alla società AeT al Comune di Anzio, con una procedura di dubbia trasparenza e poco o affatto rispettosa delle normative vigenti su appalti e governo delle società in house. Le violazioni normative sono una infinità, qui per brevità( ma vi prometto che ci tornerò sopra) ne cito solo solo due :1) l’indirizzo dell’ANAC sugli affidamenti in house dove afferma che “LE SOCIETà IN HOUSE NON POSSONO ESSERE STRUMENTO FITTIZIO USATO DALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER EVITARE LE GARE”; 2) La sentenza deliberata dalla CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA che ritiene legittimo l’affidamento diretto “SOLO SE L’AMMINISTRAZIONE AGGIUDICANTE HA UN ASSOLUTO POTERE DI DIREZIONE, COORDINAMENTO E SUPERVISIONE DEL SOGGETTO AGGIUDICATARIO, CON LA RELATIVA COMPRESENZA DELLA DIPENDENZA FORMALE, DELLA DIPENDENZA ECONOMICA, DELLA DIPENDENZA AMMINISTRATIVA DELLA STESSA”.
Ecco appunto, l’1% di quote di proprietà dovrebbe, secondo i due Sindaci furbacchioni, prevalere sul restante 99%. Una follia!
I fatti sono che il Comune di Anzio ha acquistato per 30mila euro circa l’1% delle quote dal Comune di Ciampino che resta titolare del 98% delle quote azionarie (l’altro 1% è detenuto da altri enti).
In virtù della titolarità di quel misero 1%acquistato in fretta e furia, il Comune di Anzio affida alla AeT il servizio dei rifiuti per un valore di circa 75 milioni, ovviamente in spregio a tutte le norme che governano la libera concorrenza e il governo delle società in house.
Sulle spalle dei cittadini di Ciampino ricade per intero il rischio di impresa relativo ad un servizio vincolante per i prossimi 7 anni e con costi così elevati.
rischio di impresa che tra l’altro vive su una contraddizione legata al numero di residenti di Anzio che sono poco più di 54 mila ma che si triplicano nei mesi estivi. Negli atti ufficiali di affidamento tale variante, che per la gestione dei rifiuti non è proprio secondaria, non è mai presa in considerazione.
Quindi oltre alle violazioni di legge che valuteranno gli organi giudiziari competenti, vi è l’assoluta incapacità e negligenza della Ballico che ha drammaticamente esposto la società di servizi, imponendo di certo ai cittadini di Ciampino gli oneri di tale follia amministrativa.
Ma è davvero negligenza o stupidità quella manifestata dall’ex sindaco di Ciampino? è solo furbizia quella mostrata dal sindaco di Anzio?
Il dubbio che possa trattarsi di collusione è forte, IL FILO NERO CHE COLLEGA LA DESTRA AL GOVERNO DEI COMUNI E’ BEN VISIBILE, spesso sono i fatti di cronaca ad evidenziarlo come sta accadendo oggi per le infiltrazioni ndranghediste per i Comuni di Anzio e Nettuno.